Ci sono corse che passano nel tempo senza lasciare una vera e propria traccia nel nostro amato sport, e poi ci sono quelle che nessun amante delle 2 ruote può dimenticare.
Sicuramente la sfida all'ultimo sorpasso ad Imola nel 2002 è una cosa che può fare da spot per il motociclismo, una di quelle cose belle da vedere anche a chi non è appassionato o che segue poco le moto e le corse.
In questo mitico giorno, più precisamente 29 settembre 2002 Colin Edwards e Troy Bayliss si trovavano di fronte per l'ultimo round per decidere chi sarà campione del mondo SBK 2002.
Prima che la prima manche iniziasse i 2 si trovano separati da solo 1 punto, Colin 502, Troy 501.
Quindi i 2 devono dare tutto e chi vince mette in bacheca il titolo.
Ma facciamo un piccolo passo indietro.
Bayliss ha dominato la prima parte della stagione forte dell'alloro appena conquistato (2001), ma da Laguna Seca in poi, precisamente dalla seconda manche Edwards mette il sigillo a tutti i gran premi arrivando a comandare la classifica anche se di un solo punto.
E così la battaglia ha inizio, con il Texano in pole position e l'australiano 3°.
Partono subito a razzo e Bayliss cerca subito di imporre il suo ritmo, ma Edwards rimane leggermente attardato ma una volta ripreso l'australiano cominciano con una serie allucinanti di sorpassi degni di campioni verie propri.
Ma un piccolo errore di Troy alla Piratella nel finale ne pregiudica l'andamento, e "Texas Tornado" vince dopo una gara da antologia. Una vera e propria lezione di guida tenuta da entrambi.
Ma un altro comportamento che rimarrà negli annali è la grande sportività dimostrata da Bayliss che lo fece apprezzare ancora di più dagli sportivi di tutto il mondo, fu proprio Troy che incitò per primo il pubblico (100000 persone!!) ad applaudire l'avversario, cose d'altri tempi!
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