Russo Racing

venerdì 28 ottobre 2011

Giancarlo Falappa il "leone di Jesi"


Per capire chi era il leone spiegato e raccontato dal grande Giò Di Pillo parla di Falappa

Sito ufficiale http://www.giancarlofalappa.com/

Giancarlo Falappa
Jesi, 30/06/1964
GP SBK disputati: 106
GP SBK vinti: 16
Podi SBK: 30
Poles SBK: 8

Giancarlo Falappa è nato il 30 giugno del 1964 a Jesi inizia la sua carriera dapprima nel cross nel 1979 con una Villa e nel 1981 vince il campionato italiano Cadetti.
L'anno successivo passa nella categoria Senior correndo dall'82 all'84 con l'ufficiale Motovilla nel mondiale cross 250.
Nel 1987 passa alla velocità correndo con una Suzuki GSX-R1100 nel campionato Sport Production trionfando nella prima gara a Vallelunga e nell'88 si aggiudica lo stesso campionato in sella ad una Bimota YB4.
L'89 è l'anno della svolta poichè partecipa al campionato Mondiale Superbike sempre con la Bimota conquistando pole e vittoria a Donington e conclude la stagione 6° nel Mondiale e 3° nell'italiano Superbike.
Il '90 è un anno difficile, dopo essere ingaggiato dalla Ducati Ufficiale con team manager Marco Lucchinelli, rimane coinvolto in un pauroso incidente al Osterreichring per evitare un altra pilota finendo contro un guard-rail provocandosi 27 fratture e rompendosi anche l'arteria femorale riuscendo a perdere 2 litri di sangue e rimanendo in coma per ben 12 giorni, mentre in classifica generale del campionato occupava la 3°posizione assoluta.
Ma il "leone di Jesi" si riprende incredibilmente, con qualche guaio fisico ancora in corpo, scendendo di nuovo sui circuiti nel Febbraio del 1991, con la mitica Ducati 888. I suoi compagni di squadra erano prima Raymond Roche e poi Doug Polen.
Nel 1991, anno del ritorno in pista si piazza 9° nel mondiale, mentre nel '92 torna anche a vincere classificandosi 4° e aggiudicandosi ben 4 gare.
Nel '93 guida ancora nella squadra ufficiale Ducati con Carl Fogarty come compagno di scuderia. Vince a Brands Hatch, a Hockenheim, all'Osterreichring e a Misano, finendo 5° nel Mondiale vincendo 7 manche complessivamente.
Nel 1994 debutto con la nuova Ducati 916 vince la sua ultima gara da professionista a Misano ancora.
Durante le prove ad Albacete il suo cambio elettronico lo molla, cade e si procura delle ferite gravissime ed entra nuovamente in coma, ma stavolta per 38 giorni.
Riesce nuovamente a guarire anche grazie a Giovanni Pillo e al dottor Claudio Costa, ma è costretto ad abbandonare le gare, diventando testimonial della Ducati.
Ci sono alcune fasi della carriera del leone che ne descrivono il carattere, e le riprendiamo direttamente dal suo sito ufficiale.
"Il leader assoluto di questa categoria di eroi romantici è sicuramente Giancarlo Falappa. Le sue gesta sono talmente eclatanti e incredibili che anche i testimoni oculari hanno difficoltà a farsi credere quando le raccontano. Ma ricordatevi che quando sentite qualcosa su Falappa, anche se assurda è rigorosamente vera...."
"Nella competizione mondiale "Coppa Intermarche" a Lovolo il nostro eroe si trova a correre per la squadra Villa con Orlando e Vicarelli e al via, quando il polverone si abbassa, lo troviamo a terra che si era agganciato con i suoi due compagni di squadra.Come un felino rimonta in sella e si getta all'inseguimento del gruppo di testa, che ormai era a fine pista, con un certo Malherbe su Honda al comando! I suoi compagni di sventura più lenti del marchigiano cercano la moto, ma ripartono a moto invertite perché Falappa nella fretta ha preso la moto di Orlando e con quella al termine del primo giro è ultimo, al secondo è 20°, al terzo è 15° fino a risalire alla 6° posizione finale dopo aver corso tutta la gara con una moto non sua!Nonostante questa impresa Falappa non trovò moto più competitive e decise di smettere col motocross, rimanendo fermo per 2 anni fino al 1988, quando un concessionario gli affidò una Suzuki GSX-R 1100 per provare a correre in pista nell'Italiano Sport Production.Falappa vinse tutte le 4 selettive e 2 finali arrivando alla finalissima del circuito del Mugello dove gareggiò con la Bimota ufficiale e, se avesse vinto il Campionato, avrebbe avuto il posto nel mondiale Superbike dell'anno seguente. Giancarlo cadde nel giro di ricognizione e ruppe la pedana del cambio, riuscendo lo stesso a partire conducendo la gara senza pedana e facendo segnare il record sul giro!
A metà gara volò via alla esse in discesa ma il suo antagonista per l'emozione di vedere il rivale a terra volò via dopo poco, regalando il titolo e la promozione nel mondiale a Falappa.
Quindi l'ex crossista con "ben" sei gare di velocità alle spalle, debuttò nel mondiale nel 1989 come spalla del famoso Fabio Biliotti, ex Campione Europeo e buon pilota della 500. Il povero Biliotti non sapeva che diavolo di compagno di squadra aveva nel Team, e rimase molto male quando Falappa segnò la poleposition a Donington per andare poi a conquistare la vittoria nella sua prima gara mondiale!
Ma oltre alle incredibili impennate, la leggenda di Falappa inizia a crescere grazie ad episodi come la vittoria su Baldwin in Francia! Nella gara francese la Bimota chiamò il velocissimo Mike Baldwin come compagno dello scatenato Falappa, e l'americano si rivelò subito molto veloce, ingaggiando un duello stratosferico con il marchigiano.
Nel lunghissimo rettilineo di partenza i due si scontrarono più volte a 290 km/h orari, e proprio una botta più violenta delle altre convince l'americano a desistere, lanciando Falappa verso la vittoria ottenuta senza un semimanubrio! Proprio così: nell'ultimo scontro Falappa spezzò il semimanubrio sinistro, finendo la gara con la mano sulla forcella...Bracco e Leo, suoi meccanici dell'epoca (ora in forza alla Ducati), ancora si commuovono raccontando la faccia di Giancarlo che appena arrivato gli urla "cambiate il manubrio prima del parco chiuso sennò me squalificano!".(episodio raccontato anche da Di Pillo nel video).
Ma non è finita qui, perché il Leone di Jesi passò l'anno seguente in Ducati, ed il modo in cui ottenne l'ingaggio è degno del personaggio: mentre Marco Lucchinelli (allora team manager Ducati) si dirigeva a 180 km/h in autostrada verso la pista di Misano, si vide aprire la portiera destra da un pazzo in moto, che lo salutò per poi ripartre impennando...
Scoccò l'amore a prima vista e con la 851 del team Lucchinelli, Falappa conquistò la Pole e la vittoria al suo debutto con la bicilindrica di Borgo Panigale. Il resto è scritto nell'albo d'oro del mondiale SBK con 16 vittorie 8 Pole e tanta ma tanta adrenalina regalata a tutti gli amanti del motociclismo, in soli 4 anni di gare.
Che dire questo è Falappa pilota fantastico e fortissimo che a causa della poco luce che aveva il campionato SBK a quel tempo è passato un pò in ombra, ma noi siamo qui per ricordarlo e per portare alto il nome di uno dei piloti più grandi e simbolo tuttora del motociclismo italiano.


video tributo

video mammamia che sorpasso!!falappa sorpassa fogarty in monoruota











 

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